giovedì 1 novembre 2007

Introduzione

Il marketing è un mondo affascinante.
Illumina chi lo sa affrontare in modo critico, confonde chi non sa farlo.

Questo blog non vuole essere un manuale di marketing, ma solo un approccio critico.
Perchè il mondo è comunicazione, e dei molteplici messaggi che riceviamo ed emettiamo dobbiamo essere pienamente consapevoli.

La consapevolezza si accresce analizzando ciò che ci circonda: un volantino pubblicitario, un qualsiasi oggetto, uno slogan, una pubblicità in televisione.
Ed è questo quello che intendo operare nel blog.

4 commenti:

Fra ha detto...

Ciao, lavoro nel campo della moda e faccio cose simili molto spesso, ma vorrei puntualizzare una cosa.
Il fenomeno "bellezza è sicuramente cambiato, ma non siamo i primi a dirlo, basta leggere "Il tramonto dell'Occidente di Spengler, o Simmell, o W. Benjamin.
Si può essere daccordo con loro sul fatto che la modernità sia la causa del cambiamento, ma bisogna anche ammettere che un'altra sua conseguenza, ad esempio, sono i tanti negozi "pregiati" di parrucchieri, che proprio con quella pubblicità si creano un nome(certo, la bravura è essenziale, ma ci sono parrucchieri bravissimi relegati in piccoli borghi). Senza la modernità tu non saresti andata da Coppola, che tra l'altro è milanese, saresti andata in un piccolo negozio, come fanno in tante.

Giulia Bucelli ha detto...

Infatti io non mi taglio i capelli da Aldo Coppola, ho solo lavorato come hairmodel di acconciature per Coppola. :)

E il parrucchiere giovane ed eterosessuale che ho vicino casa me li taglia benissimo ,)

Fra ha detto...

Leggi bene ciò che ho scritto. Analizzando ciò che ci circonda ci accorgiamo subito che gli atelier di Aldo Coppola sono un frutto della modernità. Ora, è vero che Aldo preferisce la sostanza alla forma, infatti preferisce il suo lavoro alla pubblicità di questo (e basta fare un giro su internet per capirlo). Ma è anche vero che se Aldo ha un successo enorme -e per le sue capacità ha il diritto di considerarsi il migliore almeno in Italia- mentre il tuo parrucchiere "giovane ed eterosessuale" non ce l'ha, forse è proprio per via della modernità.
Allora, se proprio si vuol criticare questa modernità con coerenza, perchè non mettere in internet anche il lavoro del tuo parrucchiere? Credo fermamente che se hai messo solo Aldo ci sia un motivo, ed è questo che non approvo. Poi puoi farti tagliare i capelli da chi vuoi, francamante questa questione sul da chi andare mi sembra ben poco profiqua nonchè ben poco ricca di considerazioni (e di considerazioni critiche).
A presto

Giulia Bucelli ha detto...

Ho messo lui perchè è con lui che ho lavorato come hairmodel, e non col mio parrucchiere di fiducia.
Tra l'altro, ciò che ho scritto su Aldo Coppola è su un altro blog e, per quanto mi riguarda, non ha niente a che vedere con questo.