venerdì 12 marzo 2010

Billa, il supermercato giovane che viene dal Nord

In principio era Standa. Il nome era stato scelto nel 1938 da Benito Mussolini in persona, come acronimo di Società tutti articoli nazionali di abbigliamento. Era nata a Milano nel '21 come Magazzini Standard, fondata dall'ex dirigente Upim Franco Monzino con un capitale iniziale di 50.000 lire.

Nel 2001 il gruppo tedesco Rewe (Penny Market) l'ha rilevata, acquisendo Standa Supermercati e Iperstanda. Oggi vuole cambiarle nome. O meglio, sostituirla con uno dei suoi marchi storici: Billa. Billa: una bi e due elle, nome reso morbido e inoffensivo dalla b, liquido e scivoloso dalle due elle. Un nome giocoso, buffo, fresco, che evoca quello della libreria più venduta al mondo, Billy del mobilificio svedese Ikea.

Billa è un supermercato-discount il cui nome viene da "Billiger Laden" (negozio a buon mercato), fondato in Austria nel 1966 e presente sul territorio italiano dal 1990. Si rivolge ad una clientela giovane e squattrinata: tutto il contrario della vecchia Standa. Che ha pagato pegno: infatti, nel 2001 era in perdita di 120 milioni di euro ed è riuscita a pareggiare il bilancio solo nel 2008, sette anni dopo l'acquisizione da parte di Rewe.

Da Mussolini e Berlusconi (nel 1988, Standa fu acquisita dalla Fininvest per quasi mille miliardi di lire, ndr) ai tedeschi, un bel cambiamento.


[Billa]
[Il Gruppo Rewe]