martedì 26 febbraio 2008

Abbiamo tagliato il grasso alla politica. Ora tagliamo il marcio.

Così promette - e minaccia - la campagna dal forte sapore iconico e comunicativo dell'on. Antonio di Pietro, in corsa da solo con L'Italia dei Valori sebbene sostenitore nominale del PD (Partito Democratico, fondato da Walter Veltroni).


Emblematico è l'uso della bistecca, immagine che si carica di significati diversi eppure coincidenti: la bistecca è il taglio di carne che sempre più è un lusso per pochi, e in questo è rappresentativa della ristretta elite politica del nostro paese.
Il messaggio fondamentale è che la carne è necessaria, ma che il grasso (i privilegi, la dilapidazione del denaro pubblico) è da eliminare perchè nocivo per la politica stessa come per i cittadini, così il marcio (i condannati).
Ma la bistecca è anche un'immagine, mi si permetta il gioco di parole, cruda ed esplicita, ideale simbolo di chi non filosofeggia e opta per una comunicazione schietta col proprio elettorato, e in questo rappresentativa del piglio semplice e immediato del candidato in questione.

Come se non bastasse, evoca un'immagine casereccia, da mercato rionale, senz'altro più vicina al mondo della casalinga che a quello dell'industriale o del manager in carriera.

Ormai palese il target di riferimento di questa campagna elettorale e ideologica: è un target popolare, di persone dalla situazione economica modesta, che racchiude tutte quelle persone stanche di vedere sperperati per lussiprivilegipartitiepartitini il proprio denaro di contribuenti.
Insomma, la stragrande maggioranza degli abitanti di questo paese in evidente tracollo economico.

D'altra parte il messaggio è forte e coerente con la politica di trasparenza giudiziaria portata avanti da Di Pietro, in qualità di ex magistrato nonchè ex giustiziere di un'intera classe politica, svergognata nei primi anni '90 dalla sua inchiesta Mani Pulite.
Ricordiamo quanto sia fondamentale nella politica come nella libera impresa fidelizzare il proprio pubblico di riferimento e non deludere le sue aspettative: l'elettorato di Di Pietro si aspetta, e deve ricevere, un programma basato sui valori della giustizia, onde non perdere fede politica nell'operato del candidato.
Rimanendo coerente con la propria linea politica, Di Pietro buò ben sperare di conservare la propria forbice elettorale attirando dalla propria parte anche qualche deluso o indeciso proveniente da altri partiti.

La comunicazione risulta, nel complesso, molto ben riuscita e forte sull'impatto visivo come su quello ideologico.

(Di Pietro, lo ricordiamo, è un comunicatore efficace e un precursore dei tempi: è stato uno dei primi politici a tenere un blog, molto commentato fra l'altro, e il primo e unico politico a trasferirsi anche su Second Life)


Per approfondimenti sulla campagna di Di Pietro
Per approfondimenti sul programma elettorale

Nessun commento: